Verità per Giulio Regeni

pompili graziano

Si forma a Faenza, dove frequenta i corsi dell’Istituto d’Arte, approfondendo lo studio della terracotta e della ceramica. In seguito frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, interessandosi alla scultura e all’incisione. Dal 1970 frequenta assiduamente Carrara, per la lavorazione del marmo, e Pietrasanta, per la lavorazione della cera e la fusione in bronzo. Nel 1975 partecipa alla Quadriennale di Roma, e l’anno successivo, al “Premio Fiorino d’Oro” di Palazzo Strozzi. Realizza la prima personale nel 1980 presso la Galleria del Voltone della Molinella di Faenza. Nel 1986 partecipa alla Biennale di Venezia. Da una prima ricerca in cui l’artista realizza opere in terracotta rivolte al passato, con spunti citazionisti e eco archeologiche, alla fine degli anni ottanta si svincola dall’elemento figurativo per concentrarsi sul paesaggio. Attraverso i materiali che utilizza, marmo, pietra arenaria, statuario, ferro, lo scultore lavora a opere in cui fonda poeticamente il tempo, antropologicamente e geologicamente trascorso, lo spazio, nei paesaggi che frequenta e ama, e la presenza umana, nel suo plasmare i luoghi che abita. L’artista affianca alla produzione scultorea l’attività didattica, insegnando presso l’Istituto d’Arte di Reggio Emilia e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e a Brera, Milano. Numerosi gli interventi pubblici, realizzati per le città di Forlì (1973), Bjdgoszcz, Polonia (1975), Parma (1975), Reggio Emilia (1992). A partire dalla metà degli anni settanta si dedica alla scenografia, realizzando numerosi allestimenti per opere teatrali e cinematografiche.
Attualmente vive e lavora tra Montecchio Emilia e Carrara.