Melioli si dedica agli studi artistici e, una volta terminati, inizia a insegnare presso la scuola superiore. Dalla metà degli anni Settanta comincia la sua ricerca in ambito scultoreo, con la produzione di oggetti plastici che si rifanno alle poetiche del Concettuale. Dalla seconda metà degli anni Ottanta elabora una «poetica dell’oggetto» che realizza in opere di acciaio inossidabile in una ricerca dall’accento neominimalista. Nel 2000 è selezionato per la Triennale di Bologna. Nel 2005 prepara un’ampia antologica presso il Chiostro di S. Domenico per i Musei Civici di Reggio Emilia.