Dopo un breve soggiorno parigino la sua famiglia si reca a Roma nel 1935, per rimanervi fino al 1945. Trasferitosi con la madre a Venezia nel 1946, l’anno seguente si iscrive al Liceo Artistico su consiglio di Giuseppe Mazzariol e segue i corsi di Luciano De Gasperi e Mario De Luigi. In questo periodo si avvicina alla cultura artistica del Bauhaus e, stimolato dal pittore Romualdo Scarpa, esegue le prime sperimentazioni con il mosaico. Nel 1948 visita ripetutamente la Biennale Internazionale di Venezia, la prima dopo la Liberazione. Qui si entusiasma per la collezione di Peggy Guggenheim ed entra in contatto con gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti. Con Finzi, Tancredi e Zennaro, nel 1949, costituisce un gruppo di giovani artisti di tendenza astratta. È in questo periodo che inizia a delinearsi la sua scrittura grafico-pittorica ispirata alla musica. Iscrittosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia (1950), segue i corsi di Bruno Saetti. Nello stesso anno partecipa alla Mostra Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa dove, nel 1951, terrà la sua prima mostra personale. Invitato alla Biennale di Venezia del 1952 con un grande mosaico, l’anno seguente partecipa alla Triennale di Milano. Nel 1954 torna alla Biennale di Venezia e, un anno dopo, espone alla Biennale di San Paolo del Brasile. Invitato alla Quadriennale di Roma del 1956 (vi tornerà nel 1959, ’65 e ’73), nel medesimo anno partecipa alla Biennale di Venezia con una personale di incisioni e vince il Primo Premio della Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 1957, con una borsa di studio, si trasferisce a Parigi per collaborare con la cattedra di mosaico di Gino Severini. Nel 1963 vince il «Premio Michetti». Successivamente espone alla Biennale di Venezia del 1964 (vi parteciperà ancora nel 1970 e ’72), alle quadriennali di Roma, alle Biennali di Parigi, Alessandria d’Egitto, San Paolo del Brasile e alle più importanti Biennali internazionali di grafica (Lubiana, Tokyo, Mulhouse, Cracovia, Reykjavik, Berlino ecc.). Risiede e opera a Venezia.