Verità per Giulio Regeni

goldoni maurizio

Pochi elementi possediamo sulla vita dell’artista. Sappiamo che espone per la prima volta nel 1980 a Torino, realizzando una personale presso la Galleria Unde e nello stesso anno presso Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Nel 1983 e nel 1984 partecipa alle edizioni dell’Art Basel di Basilea. Dalla ricostruzione del suo curriculum espositivo possiamo ipotizzare come luogo di attività e lavoro privilegiato Reggio Emilia, dove peraltro nel 1985 realizza una personale presso i Musei Civici. L’artista, a partire da premesse astratto-geometriche, realizza sculture polimateriche, di impatto ambientale, attraverso l’uso di pigmenti brillanti stesi su lastre e forme trasparenti di plexiglas e carta, che ritaglia e piega secondo direttrici spaziali definite. Nella produzione successiva sperimenta l’acciaio, su cui stende vernici smaltate in un effetto nuovamente calibrato della forma. Negli stessi anni crea elaborazioni grafiche al computer, in cui sviluppa quelle stesse forme attraverso flussi informatici, studiandone i diversi assetti spaziali.