Verità per Giulio Regeni

CAPPELLO CARMELO

Terminati i corsi della Scuola d’Arte di Comiso, giovanissimo entra nello studio di Ettore Colla. Nel ’30 si trasferisce a Milano e con una borsa di studio segue i corsi dell’Istituto Superiore di Monza tenuti da Marino Marini. Nel 1938 espone alla sua prima personale nella Galleria Bragaglia di Roma. Tre anni dopo inizia a collaborare con Giò Ponti. Nel 1959 viene invitato a Documenta II a Kassel. Dopo un primo periodo figurativo subisce il fascino della scultura di Moore, per poi orientare la propria ricerca in direzione di soluzioni prossime a quelle dell’avanguardia russa di Tatlin, Pevsner e Gabo. Da queste suggestioni si muove poi verso una cifra originale basata su misurati ritmi lineari e volumetrie rigorose che costituiscono il nodo centrale del linguaggio della sua maturità. Nel 1994 la città di Ragusa inaugura la Civica Raccolta Cappello, frutto della donazione di 15 sculture e 20 opere grafiche che costituirono la base di partenza del Museo a lui dedicato nel 1955. Nel corso della sua carriera prende parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma (1939, ’43, ’48, ’56, ’65, ’73, ’86) e alla Triennale di Milano.