Verità per Giulio Regeni

BAZZARO LEONARDO

Dopo aver seguito i corsi di Gaetano Fasanotti insieme al fratello Ernesto (che diventerà un rinomato scultore) e quelli dell’Accademia di Brera, Leonardo Bazzaro debutta sulla scena delle esposizioni con due tavole appartenenti al genere della pittura prospettica: “Interno della Basilica di Sant’Ambrogio in Milano” e “Veduta interna della Chiesa di Sant’Alessandro in Milano”. L’artista diventa nell’ultimo decennio del XIX secolo uno dei più noti rappresentanti della scuola naturalista lombarda. Entrato a far parte della Società per Artisti e Patriottica e della famiglia Artistica, partecipa regolarmente a tutte le esposizioni annuali milanesi, alle rassegne di Brera, alle Promotrici di Torino, Genova, Firenze, all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Ma è lontano dalle grandi città che Bazzaro trae costante motivo di ispirazione: Chioggia innanzitutto, e poi la Valsassina e il Mottarone per i soggetti alpestri e le scene di vita contadina, la Valle d’Aosta per quelli montani e i costumi popolari. Partecipa a tutte le Biennali veneziane nel periodo compreso fra il 1897 e il 1932, ottenendo una sala monografica nell’undicesima edizione del 1914.
Dal Catalogo “Leonardo Bazzaro”, Editoriale Giorgio Mondadori, Dicembre, 1998.
l’opera “Muratori sotto il sole cocente” è probabilmente attribuibile all’ultimo periodo dell’artista