Verità per Giulio Regeni

Adami Valerio

Muove i suoi primi passi da pittore presso lo studio di Felice Carena, a Venezia, nel 1945. Sei anni più tardi conosce Oskar Kokoschka, segue i corsi di disegno tenuti da Achille Funi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e si reca per la prima volta a Parigi. Dal 1958 inizia una serie di prolungati soggiorni in vari paesi europei ai quali alterna viaggi in America Latina e in India. Nel 1964 partecipa a Documenta III a Kassel. Due anni dopo espone alla Galleria Schwarz e allo Studio Marconi a Milano prima di trasferirsi a New York dove sviluppa una ricerca legata al sociale con un linguaggio basato su vivaci superfici di colore piatto, definite da un segno netto e incisivo. Nel 1968 ha una sala alla Biennale di Venezia. Successivamente, soggiorna a Cuba con Wilfredo Lam ed espone a Boston all’Institute of Contemporary Art e al Jewish Museum di New York. Nel 1970 il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris gli dedica una grande mostra. Sette anni dopo Jacques Derrida pubblica La verité en peinture con un saggio su di lui. Stabilitosi nel Principato di Monaco (1981), dal 1984 smette di datare le sue opere e, l’anno seguente, tiene una grande personale al Centre Pompidou di Parigi. In occasione del bicentenario della Rivoluzione Francese, realizza un grande affresco per la facciata del Théatre du Chatelet di Parigi. All’inizio degli anni Novanta soggiorna ed espone in Sud America. Tornato in Europa, nel 1995 crea l’Istitut du Dessin e cinque anni dopo, a Meina, sul Lago Maggiore, dà vita alla Fondazione Europea del Disegno.