Gli annunciati aumenti di gas e acqua con cui ci stiamo misurando dal 1 gennaio stanno già pesando gravemente sui bilanci delle famiglie e sui risultati economici di alcuni settori importanti del nostro territorio come quello ceramico, che ha già conosciuto importati processi di riconversione produttiva negli ultimi anni.
Il gas rincara del 41,8% e l’energia elettrica del 55%; tale impennata rischia di ripetersi anche nel secondo trimestre del 2022. A Reggio Emilia le famiglie esposte sono circa 10.000.
“La situazione è grave e desta molta preoccupazione. Non a caso fra le nostre rivendicazioni al Governo, alla base dello sciopero generale dello scorso 18 dicembre, c’era quella di ripartire il bonus fiscale in maniera più equa, andando a proteggere i redditi più bassi, per i quali il far fronte all’impatto dei rincari potrebbe risultare problematico o addirittura impossibile. Quanto invece previsto in Legge di Bilancio sta risultando, come temevamo, largamente insufficiente.” Dichiara Cristian Sesena Segretario Generale della CGIL di Reggio Emilia.
Anni di campagne martellanti dei gestori per persuadere i cittadini a passare al libero mercato, hanno poi fatto il resto provocando una “tempesta perfetta”: molti utenti hanno abbandonato i contratti di maggior tutela, allettati da promesse di “prezzi bloccati” che poi si sono rivelate fasulle ed ora rientrarvi è un percorso ad ostacoli.
“Esiste un tema di regole che non può più essere ignorato. – continua Sesena – I rincari di cui si parla di questi giorni sono figli anche di operazioni chiaramente speculative che poco hanno a che vedere dal calo delle forniture provenienti dalla Russia, non a caso si sono propagati anche su prodotti derivati da fonti rinnovabili”
I rischi sono molteplici e riguardano anche le imprese che potrebbero vedere allontanarsi le possibilità di una ripresa solida dopo la crisi determinata dalla pandemia.
“Bisogna che tutte le istituzioni preposte intervengano investendo risorse economiche per scongiurare fermi produttivi per le imprese maggiormente impattate e distacchi di utenze per i cittadini non in grado di pagare bollette dagli importi esorbitanti. Anche i gestori a partire da quelli maggiori come Iren e Hera debbono fare la loro parte, aumentando la possibilità di rateizzare gli importi ed evitando che le famiglie incapienti possano rimanere al freddo e al buio in pieno inverno. Con loro assieme a Federconsumatori è attiva una interlocuzione che speriamo porti a breve risultati concreti” conclude il Segretario della Camera del Lavoro.
Camera del Lavoro di Reggio Emilia e Federconsumatori ribadiscono il loro impegno a fare sì che nessuno resti indietro e sono attive per fornire la massima assistenza a lavoratori, pensionati e disoccupati anche su questo fronte.