“Esprimiamo preoccupazione per come, davanti al progetto di rinnovamento dell’ex Mercato coperto di Reggio Emilia, pubblicizzato ieri a mezzo stampa, non si sia fatta alcuna menzione al potenziale impatto che questo avrà su chi lavora presso l’OVS, destinata a chiudere entro fine anno”. Così la Filcams CGIL di Reggio Emilia in merito alla sorte delle nove lavoratrici, di cui sette a tempo indeterminato e due con contratto a termine, che hanno appreso dagli organi di stampa che il destino del loro punto vendita è segnato.
“ Si tratta di persone con mutui, affitti, famiglie che ai toni trionfalistici con cui è stato annunciato il progetto possono solo contrapporre sentimenti di sgomento, paura ed incertezza – sottolinea Luca Chierici, Segretario Filcams Cgil Reggio Emilia – Alcuni dei dipendenti coinvolti lavorano in centro dai tempi della “Standa”, altri hanno già vissuto una situazione analoga con la chiusura del COIN (marchio della stessa azienda) avvenuta a fine 2019 ed ora si trovano a rivivere l’incubo dell’incertezza, senza che l’azienda abbia avuto neppure la delicatezza di informare le maestranze preventivamente di quanto definito con la società “la Galleria”, proprietaria dell’immobile”.
“Chiederemo un incontro urgente alla Società al fine di ricercare tutte le soluzioni idonee alla tutela dei posti di lavoro delle lavoratrici coinvolte”, fa sapere la Filcams CGIL di Reggio Emilia “il modus operandi che prevede nessun coinvolgimento preventivo dei lavoratori sta diventando sempre più comune e denota, anche in questo caso, una scarsa considerazione della dignità delle persone che per anni hanno contribuito a portare avanti un negozio che è stato un punto di riferimento per la cittadinanza.
Riteniamo che anche il Comune di Reggio debba farsi parte attiva per assicurare la garanzia occupazionale delle persone eventualmente risultanti in esubero rispetto all’operazione di riqualificazione dei locali.”
Il tema occupazionale riguarda poi anche il futuro dell’ex mercato coperto. Che tipo di lavoro verrà offerto, quali profili verranno ricercati, sono interrogativi che la Cgil intende porre da subito alla amministrazione comunale.