In queste settimane di non facile gestione anche dal punto di vista del lavoro i sindacati dei metalmeccanici Fiom Cgil e Uilm Uil segnalano che l’azienda Comer Industries si sta dimostrando esempio negativo nel territorio provinciale.
In pochi giorni infatti l’azienda non ha pagato gli stipendi con la motivazione che la fabbrica era chiusa – unico caso a Reggio Emilia-, ha rifiutato il confronto col sindacato sulla cassa integrazione – unico caso in Provincia- e ha deciso di non fare maturare i ratei di ferie e tredicesima -mentre sono oltre 280 aziende metalmeccaniche che in Provincia hanno fatto accordi di questo tipo. Infine oggi la Comer ha comunicato ai lavoratori di Reggiolo l’obbligo di recarsi a lavoro lunedì, senza alcun confronto né con i delegati né con il sindacato.
“La responsabilità nei confronti del mercato è la molla che ha fatto riaprire la fabbrica – commentano Simone Vecchi e Jacopo Scialla Segretari di Fiom e Uilm – ed evidentemente è venuta prima della responsabilità nei confronti dei lavoratori e della salute”.
L’azienda, che comunque su richiesta del sindacato ha dato piena attuazione al Protocollo del 14 marzo, ritiene di poter lavorare in quanto ha clienti esteri che lavorano con i codici Ateco giusti.
“Sono davvero prodotti fondamentali per la filiera farmaceutica/sanitaria/alimentare – si chiedono i sindacati – i riduttori di potenza che vengono mandati a fabbriche di camion e trattori al di là del confine?”
I lavoratori vogliono essere considerati persone prima di fattori produttivi, per questo da lunedì sarà stato di agitazione e non si escludono scioperi la settimana prossima.
“La gravità è che oggi l’azienda pretenda anche che i propri fornitori reggiani riaprano, quindi si rischia di obbligare a lavorare la settimana prossima altre decine di lavoratori che non si occupano della salute pubblica – commentano i sindacalisti -. Come purtroppo avevamo previsto, la logica della filiera e delle deroghe a livello provinciale sta mandando all’aria le scelte del Governo”.
Infine, i sindacati notano un progressivo peggioramento nelle relazioni sindacali dopo l’uscita dell’azienda dalla Confindustria locale.
Qui il comunicato sindacale e la lettera che i segretari di Fiom e Uilm hanno inviato personalmente all’Amministratore Matteo Storchi nei giorni scorsi.